Il Natale continua ad avvicinarsi e la mia voglia di nuovi addobbi si fa sempre più insistente. Purtroppo però la mia casa è piuttosto piccolina e non posso permettermi il lusso di riempirla di soprammobili e piccoli oggetti decorativi, è già abbastanza disordinata così com’è! Con due bimbe piccole poi, è ancora peggio, tutto deve stare ad una certa altezza e mensole e ripiani non bastano mai.
Ripiego quindi sulle decorazioni utili (o almeno mi piace pensare che lo siano), quelle che ti fanno sentire meno in colpa per averle concepite e che, tutto sommato sono anche carine da vedere e da mostrare.
E i contenitori sono una manna dal cielo!
Spesso e volentieri quando vado a fare la spesa, bado più al contenitore che al suo contenuto. Penso a come si potrebbe riutilizzare, se sembri o meno un prodotto artigianale. Non mi interessano tanto i marchi e le etichette ma vado pazza per i prodotti non industriali, quelli confezionati in piccoli cestinetti in vimini in particolar modo. A casa ne ho diversi e, per quanto piccoli possano essere, ciascuno di loro ha un proprio utilizzo:
– quelli bassi e squadrati li uso come base per portare in tavola l’oliera in latta che sì, sarà anche comoda e molto carina da vedere (adoro il rustico!), ma tende a colare parecchio dal coperchio che, essendo in metallo, non è sigillato ermeticamente.
– quelli un po’ più alti stanno da secoli sulla mensola dell’ingresso e raccolgono al loro interno chiavi preistoriche di chissà quale appartamento, monetine, scatole di gomme da masticare e tutto ciò che si infila in tasca prima di uscire di casa
– quelli grandi grandi sono il pozzo dei desideri delle bimbe, frugando là dentro non si sa mai cosa ci si possa trovare: dalle lampadine ai braccialetti, penne, lettere e cartoline, fototessere e documenti scaduti, tessere dei punti, batterie nuove e vecchie, piccoli oggetti che ho perso da tanto tempo e che non ho mai la voglia di andare a cercare là dentro. Stanno dentro all’armadio del disimpegno e raccolgono di tutto, come un enorme buco nero. Una volta all’anno poi mi decido a guardarci dentro e, solitamente, 3/4 della roba che ci sta dentro finisce nella pattumiera. Ma non potrei mai vivere senza!
– i contenitori più carini invece li uso come porta caramelle o porta noccioline in inverno ed è esattamente questo il destino che toccherà al cestinetto da me realizzato per Natale: un bel porta noccioline da mettere in tavola durante le feste, quando i parenti vengono a fare visita.
Ho usato i materiali che avevo già in casa e che sto utilizzando anche in altre lavorazioni. Il cestinetto viene da un supermercato, ovviamente, e al suo interno c’era della deliziosa burrata pugliese che è finita nel momento stesso in cui ha varcato la soglia di casa!
L’uncinetto non manca mai, se devo lavorare un materiale lungo e sottile, quasi sicuramente compare anche lui! Inizialmente avevo pensato di fare due cestinetti diversi, uno semplicemente decorando quello già pronto in vimini con qualche fiocchetto e l’altro fatto interamente all’uncinetto usando lo spago di canapa. Ma tutto sommato ho realizzato che non sarebbe stato poi così male combinare i due elementi assieme e fare un unico pezzo, un cestino all’uncinetto:
Così ho sciolto la parte superiore del cestinetto di vimini, lasciando però intatto il telaio che ho assottigliato un pochetto per agevolare poi gli intrecci con lo spago e il passaggio dell’uncinetto.
Ho sollevato poi un minimo l’ultimo giro di vimini per poterlo lavorare e, girandoci attorno, ho realizzato 48 maglie basse fino ad arrivare al punto di partenza, sempre inglobando lo scheletro del cestino per stabilizzare la forma della lavorazione ad uncinetto.
Ho riabbassato la fascetta e ho continuato a lavorare in tondo senza chiudere i cerchi per altri 5 giri, sempre a maglia bassa e senza fare aumenti o diminuzioni.
A questo punto ho aggiunto allo spago di canapa il filo dorato e ho ripreso a lavorare le 48 maglie basse con entrambi i fili contemporaneamente. La maglia si è quindi minimamente ispessita e ha creato l’effetto a campana senza dover fare nessun aumento.
A fine lavorazione ho fatto un semplice fiocchetto con il filo dorato e l’ho cucito al bordo.
Semplice, veloce e molto carino!
Volendo, si potrebbe anche foderare con qualche stoffa particolare e sarebbe perfetto come contenitore per un regalo di Natale, ma a me serviva un porta noccioline e l’aspetto rustico non mi disturba affatto.