L’alta moda italiana è da sempre il fiore all’occhiello della maestria artigianale del nostro Paese. Esportata ed amata in tutto il mondo da sempre, la sartoria italiana per abiti di alta moda ha saputo imporsi come canone di eleganza per la sua raffinatezza e la sua eleganza immortale. Soprattutto la sartoria italiana maschile ha evidenziato nel corso dell’ultimo secolo la necessità di creare outfit per uomo che potessero essere indossati da tutti esaltando le caratteristiche individuali di ogni persona.
Anche gli uomini più lontani dal concetto di “moda”, sono in grado di riconoscere l’elevato livello di capi sartoriali prodotti dai grandi sarti italiani come www.ricamificiomaechiffons.it .
Sartoria italiana : le differenze tra nord e sud
C’è un’importante distinzione che è fondamentale sottolineare fin da subito in ambito sartoriale, ovvero, quella che riguarda la differenza nello stile tra le sartorie del nord e quelle del sud.
Quando si parla di sartoria maschile italiana, il pensiero corre immediatamente verso Napoli, vera e proprio patria degli abiti eleganti per uomo.
Le sartorie di alta qualità localizzate nel nord Italia prediligono abiti dalla silhouette potente ed elegante con una buona dose di luminosità, giacche destrutturate, grandi risvolti e tessuti ricchi e dalle texture ricercate.
La sartoria romana si è sviluppata sulla falsa riga dalla tradizione britannica tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, riuscendo a creare lentamente un suo stile leggermente adattato che si concentra su un aspetto elegante, sottile e strutturato. Oggi, tuttavia, la maggior parte dei produttori di abiti di sartoria maschile (e femminile) ha sede a Milano, vera e propria patria della moda italiana ed europea.
Armani è uno degli stilisti più iconici che opera in questa tradizione; è riuscito a diventare, fin dai primi anni ‘80, un vero e proprio punto di riferimento per la moda maschile, soprattutto per il fatto di aver “reinventato” lo stile minimal grazie alla produzione di giacche a tre bottoni dall’aspetto molto lineare e contemporaneo.
Zegna e Brioni sono due dei marchi che più si avvicinano allo stile tradizionale italiano : entrambe le case di moda, infatti, producono abiti di qualità eccezionale con lana pregiata e lavoro manuale accurato.
I loro abiti dai tessuti scuri, con rever classici, le giacche a due bottoni, pantaloni a punta piatta con passanti per cintura sono tutti capi che esaltano lo stile sartoriale italiano.
A Napoli, invece, le cose sono decisamente diverse per quanto riguarda la sartoria maschile; la tradizionale sartoriale napoletana è iniziata a metà del XX secolo e si è evoluta con uno stile assolutamente unico, caratterizzato da abiti dal profilo morbido e non strutturato, dove una maggiore quantità di tessuto sulla parte superiore del braccio viene delicatamente drappeggiata nello scalfo della giacca per creare un effetto quasi “raggrinzito”.
Altri tratti distintivi dello stile sartoriale napoletano includono: uno scalfo alto per un facile movimento, tessuti eccezionalmente leggeri e raffinati con fodera minimale o assente, ampi risvolti, tasche applicate, una tasca sul petto chiamata barchetta e doppie impunture lungo i risvolti e le tasche della giacca.
Gli abiti di sartoria napoletana sono leggeri e confortevoli, pur mantenendo un’aria di sobrietà ed eleganza.
Qualunque sia lo stile preferito, è innegabile, dunque, che la sartoria italiana abbia saputo imporsi nel panorama della moda internazionale grazie alla cura maniacale dei dettagli, della ricercatezza dei tessuti e dei tagli sempre perfetti e particolarmente indicati per coloro che hanno la necessità di essere sempre eleganti senza rinunciare al comfort.
Altre tradizioni sartoriali, come quella inglese ed americana, differiscono da quella italiana soprattutto nella tipologia dei tessuti prescelti; nel caso della sartoria inglese, ad esempio, vengono preferiti tessuti dalle texture più pesanti e dai toni più tradizionali.