Ho ricordi molto tenui e confusi della mia infanzia. Ricordo vagamente alcuni giochi che facevo con la mia cuginetta che viveva sotto di me, delle splendide serate d’estate passate in cortile con gli uomini della famiglia a bere birra e fumare un sigaro e le donne intente a raccontare storie del vicinato e a riempire coppe di gelato fatto in casa. Non molto altro purtroppo, dal momento che la mia infanzia si è interrotta ai miei 7 anni e quello che è venuto dopo è stato molto meno sereno e spensierato.
Ricordo perfettamente mio nonno che mi faceva sedere sulle sue ginocchia mentre mi sbucciava una melagrana appena raccolta dal nostro albero ma, soprattutto, ricordo vividamente le tasche del grembiule della mia bisnonna.
La mia bisnonna era sempre vestita di nero integrale, portava un vestito nero anni ’50 con la gonna rigorosamente sotto il ginocchio, un fazzoletto nero in testa a nascondere i capelli sempre raccolti dietro la nuca e quel grembiule nero nelle cui tasche nascondeva di tutto: fazzoletti ricamati, un ventaglio, qualche spicciolo e loro, le Galatine per noi bambini. Appena arrivata era sempre una grande festa, noi bimbi le correvamo incontro e ci mettevamo di fronte a lei, aspettando che tirasse fuori quelle squisite caramelle al latte dalla tasca del grembiule. Le Galatine erano ovviamente le sue preferite perché tra tutte le caramelle erano quelle più sicure perché realizzate con latte (80%!) e ingredienti naturali. Ovviamente noi potevamo mangiarne in grandi quantità!
La mia bisnonna non parlava tanto e, quando lo faceva, era esclusivamente in lingua sarda, una lingua che ho iniziato ad imparare solo dopo quei fatidici 7 anni appunto, quando dopo la separazione dei miei io e mia madre siamo andati a vivere dai nonni materni. Là non c’erano più grembiuli neri con le tasche piene di Galatine, anche perché la mia bisnonna ormai molto vecchia era già volata in cielo qualche anno prima. Però ho continuato a pensare a lei e al suo grembiule, al suo profumo di latte e al suo linguaggio incomprensibile. Quanto mi sarebbe piaciuto avere avuto più tempo per poterla conoscere meglio.
Così oggi, ogni volta che mangio una Galatina dal pacco che compro per le mie bambine, ritorno indietro di tanti anni e penso a che tipo di ricordi avrei oggi se nelle sue tasche non ci fossero state quelle tavolette al latte. Probabilmente non avrei avuto nessun ricordo di lei perché quello era l’unico punto di contatto che abbiamo avuto, l’unico linguaggio comunemente comprensibile fatto di gesti, sorrisi e profumi. Sarebbe svanita nella mia memoria così come hanno fatto centinaia di altre persone conosciute in quel periodo che, per me, è stata un’altra vita, non la mia.
Oggi Galatine compie 60 anni
Per me sono passati quasi 30 anni da quei bellissimi ricordi e, già all’epoca, 30 anni erano passati dalla nascita di Galatine, che oggi ne compie proprio 60.
Per il suo 60esimo anniversario, per la quale è in commercio una bellissima una limited edition della sua confezione, Galatine ha indetto un concorso molto simpatico che è terminato il 16 Ottobre e che ha visto come protagoniste tante persone come me, tante persone che hanno splendidi ricordi del loro passato intrecciato a Galatine e che hanno voluto raccontarlo.
Per scoprire le loro storie, visita 60 anni di Galatine
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