Ottobre 2012, il mio viaggio in sella a La Torre di Cotone è iniziato proprio allora. A me sembra trascorso solo un giorno, eppure è già passato un anno!
Un anno meraviglioso vorrei aggiungere, pieno zeppo di esperienze e di scoperte. Soprattutto di scoperte, a partire da me stessa mi si è aperto davanti agli occhi un mondo nuovo.
Tutto è partito un anno fa dunque, quando ho tenuto per le mani la mia prima creazione, una borsa in fettuccia a forma di bauletto. Era tanta la soddisfazione che avevo provato che sentivo la necessità di condividerla con altre persone e dire “Tieni, questo l’ho fatto io!”.
C’era molto entusiasmo in quei giorni e, devo essere sincera, ho a lungo pensato a come trasformare questa mia nuova passione in un vero e proprio lavoro. È nata dunque La Torre di Cotone nella sua prima veste, un blog di una donna qualunque che cerca di fare qualcosa di buono nella vita e, perché no, di crearsi una carriera indipendente. So che molte, moltissime di voi, hanno iniziato a scrivere blog proprio in questo modo, una specie di vetrina dove mostrare le proprie creazioni e trovare acquirenti interessati.
Contestualmente avevo aperto anche uno shop online, ho portato molti oggetti da me realizzati in merceria e qualcosa l’avevo venduta ma molto, molto altro, giace tutt’ora in uno scatolone in cantina. Alcune cose le ho regalate, altre le ho tenute per me e per le mie bambine. Ma dopo qualche mese avevo già realizzato che sarebbe stato tutt’altro che facile riuscire a ricavare qualcosa da un mestiere del genere. Chi, come me, lavora all’uncinetto sa benissimo quali siano i costi per il materiale, quanto impegno e lavoro manuale ci sia dietro ad ogni singola creazione, anche la più piccola e semplice, quanto tempo rubi alla vita ed alla famiglia dedicarsi all’uncinetto come ad una professione.
E gli oggetti venduti non hanno mai coperto i costi, spesso neanche quelli del materiale, anzi, si andava a perdere.
Per un po’ di tempo ho perso l’interesse nei confronti dell’uncinetto, tanta era la delusione. Il blog ho continuato a seguirlo, sebbene non con assiduità. Ho divagato parecchio in temi che nulla avevano a che fare con l’uncinetto, ho parlato di me e di come curo la mia casa, ho parlato di cucina e di come facevo il pane in casa, di una delle mie tante altre passioni, il disegno digitale, ho parlato di questo, di quello e di quell’altro ancora.
Ad un certo punto, poi, mi sono fermata. Ho realizzato che quello che stavo facendo non sarebbe mai stato un lavoro, che per guadagnare qualcosa avrei dovuto realmente darmi da fare in altri ambiti ed ho quindi fatto vari altri esperimenti di guadagno online.
Ho quindi iniziato a guardare l’uncinetto sotto un’ottica diversa, non più come qualcosa che debba darmi una soddisfazione economica, ma come un passatempo rilassante, qualcosa con cui distrarsi dopo una giornata stressante. Ed è solo da quel momento che La Torre di Cotone ha iniziato a caratterizzarsi. Non ero più io a gestire il mio blog, ma è lui che alla fin fine ha gestito me. E il nome che inizialmente gli ho dato un po’ per scherzo (se ci pensate sembra ottimo per uno shop di filati…) tramite un gioco di parole sul cognome di mio marito e delle mie bimbe, Torrese, si è sempre più integrato nel filone di argomenti che trattavo nel corso delle settimane.
Di strada ne ho fatta, anche se a dirla tutta non sono andata molto lontano. Qualche piccolo guadagno dalle pubblicità ce l’ho, ma lo vedo più come un rimborso spese di gestione che come uno stipendio vero e proprio, un modo per finanziare le mie passioni senza gravare sul bilancio familiare.
Qualche mese fa ho fatto un acquisto per me importantissimo, ho investito un piccolo gruzzoletto che mi ero guadagnata in una macchina fotografica semiprofessionale che adoro! Non ho bisogno di chissà che, non mi serve una macchina fotografica capace di fotografare nitidamente un razzo in fase di accelerazione, ma qualcosa che valorizzi le mi inquadrature e mi semplifichi la vita in fase di post-produzione, ed io sola posso dirvi quanto tempo mi faccia risparmiare!
Per le curiose ed anche un po’ per mettere una bandierina a questo primo traguardo per poi rileggermi in futuro e vedere i progressi, ad oggi ho partorito circa 200 articoli. Alcuni, lo ammetto io stessa, sarebbero da accartocciare e buttare nel cestino, ma ci sono affezionata e rappresentano comunque il mio percorso, la mia crescita.
Da ottobre dello scorso anno ad oggi il mio blog ha ottenuto 200.000 visite e 600.000 visualizzazioni… ma da dove viene tutta questa gente interessata al mio piccolo mondo? Siete pazzi??? 😀
Non solo! In un anno, ho radunato la bellezza di 7.000 amanti dell’uncinetto sulla mia pagina di Facebook!! E, da qualche tempo, è partito anche un piccolo canale Youtube senza troppe pretese, giusto un mezzo in più per spiegare i miei lavori ed aiutare le lettrici a realizzare i propri.
Posso dire di essere enormemente soddisfatta? Sicuramente la signora Carla Medda non è nessuno agli occhi delle blogger più famose e navigate, quelle che vivono nella rete da anni, che hanno costruito rapporti ben più solidi e che hanno fatto del proprio blog una vera e propria professione. E come dar loro torto?
Io però la vivo più da un punto di vista umano che professionale. Ho trovato la mia strada (o è lei che ha trovato me?), penso di aver trovato anche il mio stile personale, la mia originalità, il mio modo di essere e di rappresentare le cose. Soprattutto ho trovato tantissime amiche e persone che hanno lasciato un segno nella mia vita e che, in qualche modo, hanno contribuito ad arricchire.
A tutte queste persone voglio dire grazie dal profondo del mio cuore, se La Torre di Cotone è questo, oggi, lo devo anche a voi <3