Il primo problema che ci si pone quando si va a confezionare un cappello per bambini è proprio quello di come riuscire a calcolare la taglia esatta.
Molti schemi indicano con precisione il tipo di filato da utilizzare, quale uncinetto è bene scegliere e anche quanti punti stanno dentro al campione. Tuttavia, pur prendendo tutte le precauzioni del caso, a volte la mano di chi lavora è abituata ad un tipo di tensione differente e, anche facendo dei punti leggermente più stretti o più larghi rispetto all’autrice dello schema, può comportare delle notevoli differenze nelle dimensioni finali del cappello.
Taglie cappelli: come regolarsi quindi con le dimensioni?
In molti casi va bene seguire gli schemi, ma bisogna affidarsi alla propria esperienza per apportare delle piccole modifiche, specialmente se si decide di cambiare il tipo di filato o se il cappello inizia ad ondularsi o aprirsi troppo. Il che è facile se si ha il bimbo a portata di mano e gli si può lavorare il cappello provandoglielo addosso di volta in volta.
Ma se si tratta di un regalo?
Beh, con qualche indicazione e un metro ce la si può cavare ugualmente! Per trovare le taglie dei cappelli prima di tutto piegate a metà il cappello e seguite, a grandi linee, questo schema:
Età bambino |
Lunghezza aumenti | Lunghezza finale |
0-3 mesi3-6 mesi9-12 mesi
1-2 anni 3 anni + |
5 cm6.5 cm7 cm
8 cm 9/9.5 cm |
10 cm12 cm14 cm
16 cm 18 cm |
Quello che vedete di seguito, ad esempio, è un cappellino per un bimbo di 1 anno.
Le dimensioni che vi ho fornito sono, ovviamente, indicative. Alcuni neonati possono necessitare di taglie più o meno grandi a seconda della loro struttura e, per questo motivo, è sempre bene chiedere ai genitori quali vestitini indossi il bambino prima di iniziare il lavoro.
Inoltre, alcuni modelli di cappelli possono necessitare di misure finali diverse a seconda che abbiamo il risvolto, il paraorecchie, o siano delle semplici cuffiette. In linea di massima, però, la misura degli aumenti dovrebbe andar bene universalmente.
Buon lavoro! 😉