Poggio la rafia rimasta, vado davanti allo specchio e indosso il cilindro ad uncinetto che ho appena realizzato. Certo, il materiale non è esattamente quello originale, il tipo di lavorazione non ha nulla a che fare con le stoffe utilizzate nella realizzazione dei cilindri di una volta. Ed anche le dimensioni, bisogna ammetterlo, non sono esattamente le stesse.
Questo è vagamente caricaturale, indossandolo ci si sente buffi e la prima cosa che passa per la mente è: “Ma che diavolo ho in testa?”. Ma davanti allo specchio quella sagoma, che poco ha dell’austerità degli uomini che lo indossavano nelle generazioni passate, riesce comunque a trasmettere fierezza. Sarà per via del fatto che, indossandolo, quel cappello regala 15 buoni centimetri in più?
Facciamo un passo indietro, voglio provare a farvi entrare in qualche modo in questa magica atmosfera prima ancora di iniziare a spiegarvi di che si tratta, prima di dare il via alle danze. Perché, per poter danzare, serve per forza di cose della buona musica.
Ecco, prima di proseguire nella lettura, premete “Play”.
Il cilindro ad uncinetto mi avvicina in un modo incredibile a Giuseppe Verdi. Poter toccare quell’oggetto, che pure è tanto differente da quello che utilizzava lui, mi fa vivere città ancora mai viste, incontrare nuove persone. Sentire profumi e sapori lontani…
E queste sensazioni, la prossima settimana, saranno ancora più vivide. Anzi, saranno proprio reali! Sì, perché il 27, 28 e 29 Giugno sarò a Parma a godermi davvero ciò che è stato di Giuseppe Verdi, ed anche ciò che è e ciò che sarà. Perché, nonostante il maestro sia vissuto in un’altra epoca, oggi è possibile ripercorrere i luoghi in cui ha vissuto, scoprire i suoi interessi, i suoi gusti e il suo stile di vita tramite #VerdiMuseum. Verdi Museum è un museo virtuale che respira tramite una app e che consente, a chiunque visiti i luoghi verdiani, di contribuire con i propri scatti e le proprie dediche ad arricchire il patrimonio culturale nazionale. Qualsiasi parola in più io possa dire su questa ingegnosa invenzione sarebbe del tutto superflua, vi invito pertanto a leggere l’articolo dedicato a #VerdiMuseum sul sito di SQcuola di Blog oppure visitando direttamente la pagina ufficiale dedicata al progetto su verdimuseum.com.
Beh insomma, vi dicevo che ero davanti allo specchio, giusto? Sì, forse non sono riuscita a riprodurre esattamente quell’aria di austerità che avevo in mente (se ancora non lo avete fatto, questo è il momento giusto per mettere in pausa La Traviata di sottofondo). Però ci ho provato, vi sfido ad affermare il contrario!
Oh insomma, so perfettamente che non ho una carriera da attrice davanti a me, ma uno specchio serve anche a fare esercizio di stile. E mi servirà farne parecchio prima di arrivare a Parma perché, più che Giuseppe Verdi, mi pare di aver impersonato il Cappellaio Matto.
Per quelle di voi che saranno a Parma in quei giorni, e mi raccomando se ci andate fatemelo sapere che ci salutiamo, vi potrebbe capitare di imbattervi in questo cilindro ad uncinetto per le vie della città. E se per caso voleste voi stesse realizzare il vostro, continuate a leggere 😉
Premetto che il cilindro in questione, quello che vedete in foto, è stato creato qualche taglia più piccolo di quella che sarebbe adatta ad un adulto, ciò per dargli un tono un po’ fumettato, caricaturale. Se volete indossarlo per andare in giro, il mio calza a pennello sulla testa dei bambini. Quindi, per farlo adatto a voi in dimensione reale, aggiungete uno o due giri dopo il giro numero 6 e prima del 7. Per capire se il vostro cilindro calza ad un bimbo e orientarvi con la scelta della taglia, leggete l’articolo Taglie cappelli per bambini – Come si calcolano?.
Questo cilindro ad uncinetto, inoltre, è stato realizzato usando della rafia acrilica. La stessa utilizzata per realizzare il cappellino in rafia per bimbe per l’estate.
Schema cilindro ad uncinetto
Filato in rafia acrilica nera e uncinetto numero 6
1) Anello magico, 12 punti alti
2)12 aumenti
3) 1 punto alto e 1 aumento. Ripetere fino alla fine.
4) 2 punti alti e 1 aumento. Ripetere fino alla fine.
5) 3 punti alti e 1 aumento. Ripetere fino alla fine.
6) 4 punti alti e 1 aumento. Ripetere fino alla fine.
7) 4 punti alti e 1 diminuzione lavorando a costa posteriore. Ripetere fino alla fine.
8/17) Lavorare a punto alto.
18) 4 punti alti e 1 aumento lavorando a costa anteriore. Ripetere fino alla fine
19) 5 punti alti e 1 aumento. Ripetere fino alla fine. Chiudere il giro e tagliare il filo.
Io ho usato un cartoncino per tenere rigida la parte superiore del cappello e del feltro per tenere in piedi i bordi, incollandolo all’interno.
Spero che anche per voi sia altrettanto divertente creare e giocare col cilindro 😉