Come da titolo, per le partecipanti al SAL sul prsepe amigurumi non ci sarà una sorpresa finale. Sapete il perché?
Nell’articolo di informazione sul SAL del Presepe Amigurumi che inizierà tra una settimana avevo annunciato che, in collaborazione con l’azienda Ophelia, avevo organizzato una sorpresa per le partecipanti. Vi spiego in dettaglio di cosa si trattava.
Vado un po’ a monte, tempo fa mi era venuta l’idea di fare un presepe amigurumi tutto mio e di offrire gli schemi gratuitamente alle lettrici di La Torre di Cotone. Non era il primo presepe all’uncinetto che andavo a fare, già altri ne avevo realizzati seguendo schemi scritti da altri designer. Ma, mentre gli altri li avevo fatti utilizzando la lana acrilica trovata al mercato a 1€ il gomitolo, a questo presepe ci tenevo un po’ di più e volevo quindi usare un filato un po’ più pregiato.
Non ci sono mercerie ben fornite nella mia zona e al mercato non ho trovato una grande varietà di cotoni che, anzi, avevano già iniziato a rimpiazzare con le lane per l’inverno. Ho fatto quindi una ricerca su internet e sono approdata sul sito di Ophelia Italy dove ho acquistato i cotoni.
Sono stata davvero molto soddisfatta della qualità dei filati e, una volta realizzati i primi tre personaggi, ho deciso di cercare uno sponsor per il SAL in modo da organizzare un giveaway a fine lavori e premiare tramite estrasione 3 o 4 partecipanti con dei prodotti offerti da un’azienda. Ho contattato quindi Ophelia, ho mostrato loro le foto dei primi personaggi, ho spiegato nel dettaglio il mio progetto e ho chiesto se sarebbero stati disponibili a sponsorizzarlo e regalare dei prodotti in omaggio ad alcune presepiste da me indicate. La persona del team di Ophelia che mi ha risposto lo ha fatto nel giro di un paio d’ore, entusiasta della mia iniziativa e detta disponibilissima ad offrire alle partecipanti ciò che avremmo concordato assieme poi in seguito.
Ci tengo a specificare che, per me stessa, non ho mai chiesto assolutamente nulla. Tutto ciò che volevo era offire un “rimborso” parziale delle spese sostenute per l’acquisto dei materiali, un piccolo regalo di ringraziamento da regalare a sorteggio per le lettrici che avrebbero passato con me questi 3 mesi di lavoro. Ed io, davvero, ci tenevo tantissimo!
Ci tenevo e ci credevo finché, qualche giorno fa, tramite un altro gruppo di Facebook al quale partecipo sono venuta a sapere che i givaway (o i concorsi a premi, come volete chiamarli), in Italia sono fuori legge. Beh, non sarebbero davvero fuori legge se si denunciasse l’iniziativa al ministero pagando una tassa di corca 1000€. Il tutto va fatto davanti ad un notaio (altra spesa cospicua) e in presenza di Partita IVA. Per chi non adempie a queste disposizioni c’è ovviamente una multa che va da 50.000€ a 500.000€…
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Questo è ciò che va fatto in caso si organizzi un concorso a premi dunque. Ed io ho pensato “Vabbhé, ma perché il mio deve essere a tutti i costi un concorso a premi? Non è neanche un concorso, è un regalo che io ed Ophelia faremo a fine lavori!“. Beh, la normativa pare non lasciare grande spazio all’immaginazione, sebbene di possibilità interpretative ce ne siano a bizzeffe, ma chi vorrebbe mai rischiare tanto? Ecco quindi come vengono definiti i concorsi a premi:
Art. 2
(Concorsi a premio)
1. Sono considerati concorsi a premio le manifestazioni pubblicitarie in cui l’attribuzione dei premi offerti, ad uno o più partecipanti ovvero a terzi, anche senza alcuna condizione di acquisto o vendita di prodotti o servizi, dipende:
a) dalla sorte, sia che l’estrazione dei vincitori sia organizzata appositamente, sia che si faccia riferimento ad altra estrazione o ad altra designazione che dipende comunque dalla sorte;
b) da qualsiasi congegno, macchina od altro, le cui caratteristiche consentano di affidare unicamente all’alea la designazione del vincitore o dei vincitori dei premi promessi;
c) dall’abilità o dalla capacità dei concorrenti chiamati ad esprimere giudizi o pronostici relativi a determinate manifestazioni sportive, letterarie, culturali in genere o a rispondere a quesiti o ad eseguire lavori la cui valutazione è riservata a terze persone o a speciali commissioni;
d) dall’abilità o dalla capacità dei concorrenti di adempiere per primi alle condizioni stabilite dal regolamento, purché le modalità dell’assegnazione dei premi siano oggettivamente riscontrabili e i concorrenti che non risultino vincitori possano partecipare all’assegnazione di ulteriori premi.
Sostanzialmente, qualunque tipo di regalo si faccia ad estrazione o con altri metodi è considerato un concorso. Sono fregata!
Andando avanti nella lettura del codice, però, si scopre che ci sono anche delle esenzioni. Che il mio caso possa essere esente?
Art. 6
(Esclusioni)
1. Non si considerano concorsi e operazioni a premio:
a) i concorsi indetti per la produzione di opere letterarie, artistiche o scientifiche, nonché per la presentazione di progetti o studi in ambito commerciale o industriale, nei quali il conferimento del premio all’autore dell’opera prescelta ha carattere di corrispettivo di prestazione d’opera o rappresenta il riconoscimento del merito personale o un titolo d’incoraggiamento nell’interesse della collettività;
b) le manifestazioni nelle quali è prevista l’assegnazione di premi da parte di emittenti radiotelevisive a spettatori presenti esclusivamente nei luoghi ove si svolgono le manifestazioni stesse, semprechè l’iniziativa non sia svolta per promozionare prodotti o servizi di altre imprese;
c) le operazioni a premio con offerta di premi o regali costituiti da sconti sul prezzo dei prodotti e dei servizi dello stesso genere di quelli acquistati o da sconti su un prodotto o servizio di genere diverso rispetto a quello acquistato, a condizione che gli sconti non siano offerti al fine di promozionare quest’ultimo, o da quantità aggiuntive di prodotti dello stesso genere;
d) le manifestazioni nelle quali i premi sono costituiti da oggetti di minimo valore, sempreché la corresponsione di essi non dipenda in alcun modo dalla natura o dall’entità delle vendite alle quali le offerte stesse sono collegate.
e) le manifestazioni nelle quali i premi sono destinati a favore di enti od istituzioni di carattere pubblico o che abbiano finalità eminentemente sociali o benefiche.
Me lo posso proprio scordare! Non mi resta quindi che annullare il premio finale perché, sebbene ci tenessi tantissimo a ringraziare in questo modo anche solo una piccola parte delle iscritte al SAL, non me la sento proprio di rischiare multe tanto salate.
Mi scuso di cuore con tutte coloro che avrebbero avuto piacere a vincere il premio, sono davvero desolata di avervi dato notizia di una cosa che non si svolgerà. Mi scuso con il team di Ophelia Italy per averlo coinvolto nella faccenda senza essermi prima adeguatamente informata. Ma chi se lo immaginava che una cosa tanto innocente in Italia sarebbe stato un reato tale da meritare addirittura 500.000€ di multa? Fate prima a sbattermi in galera e buttare via la chiave vista la gravità di tale reato!
Polemiche sul sistema legislativo italiano a parte, spero che la maggior parte di voi scelgano comunque di continuare a partecipare al SAL anche senza il premio finale. Il vero senso del SAL è quello di passare del tempo assieme facendo qualcosa che amiamo, condividendo e facendoci da spalla l’un l’altra, siete ancora con noi? 🙂
Infine, dopo le dovute scuse, ci tengo ancora a ringraziare il team di Ophelia per la sua disponibilità e gentilezza, qualità non comuni tra le aziende da me contattae nel corso degli anni per i motivi più vari.
Che dire quindi, vi aspetto sul Gruppo di Facebook!
Un abbraccio a tutte, ma proprio tutte.
Carla
ATTENZIONE
Gli schemi del 2013 non sono più disponibili qui sul sito ma li troverete sul forum nella sezione dedicata agli schemi del SAL 2013 (per poterli visualizzare è necessario prima di tutto iscriversi). Se invece volete provare i nuovi schemi, migliorati e semplificati, del SAL 2014, leggete la lista nell’articolo dedicato alle iscrizioni del SAL sul presepe amigurumi all’uncinetto